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L’oscura materia, l’universo e io

L’oscura materia, l’universo e io

Uno spettacolo sui riverberi delle grandi incognite della cosmologia sul nostro immaginario

Di e con Silvia Girardi
Drammaturgia Valentina Diana
Luci Nicolò Pozzerle
Costumi Cora Bellotto
Consulente scientifico Prof. Davide D’Angelo
Artwork Joseph Joyce

L’oscura materia, l’universo e io è un monologo teatrale con elementi di divulgazione scientifica e introspezione esistenziale. È un viaggio poetico e ironico attraverso le meraviglie dell’astrofisica e della condizione umana. La drammaturgia si articola intorno alle domande sul cosmo e la vertigine di senso che proviamo nell’impossibilità di comprendere l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo. 

La protagonista, Silvia, una donna comune e curiosa, si trova investita di un compito apparentemente impossibile: spiegare al pubblico alcuni dei concetti più complessi della fisica moderna, dalla materia oscura alla relatività, con il suo “kit per capire tutto”.

Tra esperimenti goffi e riflessioni intime, Silvia conduce lo spettatore in una narrazione che mescola rigore scientifico, stupore infantile e struggente solitudine. Le domande sull’universo si intrecciano con quelle sulla vita, sull’amicizia perduta, sul desiderio di connessione con gli altri e con il cosmo. L’assenza di risposte definitive si fa terreno fertile per una riflessione profonda sul senso dell’esistenza e sul bisogno innato di comprensione.

Partners: Università Statale di Milano, Lab2Go INFN, con il contributo di Fondazione Cariplo


Silvia Girardi
è una performer e regista indipendente dal 1998. Il suo lavoro è stato presentato in teatri, musei, centri per la danza e arti visive in Italia e all’estero. Dal 2000 al 2012 vive a San Francisco dove crea opere originali con interesse per l’elaborazione del processo di composizione tra diverse discipline artistiche. Negli ultimi 10 anni si dedica alla relazione tra teatro, ambiente, poesia e scienza. È docente di recitazione e training teatrale alla Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.

Valentina Diana vive vicino a Torino e da molti anni scrive poesia, narrativa e teatro. Ha pubblicato per il teatro I tre monologhi (Einaudi 2022), La palestra della felicità (Cue Press ,2016). I romanzi Smamma (Einaudi, 2014 ) e Mariti (2015). Ha inoltre pubblicato la raccolta di poesia “Uno” ( Perrone editore 2022).

Nicolò Pozzerle è un tecnico luci specializzato nella progettazione e gestione delle luci per eventi live, concerti e produzioni teatrali. Con una grande passione per la tecnologia e l’arte dello spettacolo, ha sviluppato una solida esperienza nel settore, lavorando con numerosi artisti e produzioni locali e internazionali. Ha lavorato per Fondazione Arena, Teatro Stabile del Veneto, Teatro Stabile di Verona. Attualmente è direttore tecnico al Teatro Camploy di Verona.

Cora Bellotto è la designer artigiana dell’omonimo brand indipendente. Al centro del suo lavoro la ricerca di una “moda lenta” o Slow Fashion, espressione di un nuovo concetto di lusso accessibile che riscopre i valori di una moda differente, impeccabile nei dettagli e nella scelta dei materiali di qualità. Sempre alla ricerca di nuove metodologie creative, il brand esplora spesso nelle sue forme e modellazioni proposte “zero-waste”, per ridurre al minimo gli scarti tessili.

Davide D’Angelo ricercatore nel campo della fisica delle Astroparticelle, là dove la cosmologia incontra la fisica dei costituenti fondamentali della materia, Davide D’Angelo ha lavorato per 22 anni all’esperimento Borexino ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso che ha svolto l’analisi spettrografia completa dei neutrini emessi dal Sole. Negli ultimi 15 anni si dedica con passione anche alla ricerca della materia oscura, l’enigmatica componente dell’universo che ancora sfugge ai nostri rivelatori. È professore associato di Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali all’Università degli studi di Milano.


RECENSIONE di Sapere Ambiente per Poetry Village, Roma 7_9_24

Un momento teatrale straordinario e ricco di emozioni durante l’anteprima del reading di Silvia Girardi, tratto dal suo attesissimo nuovo lavoro teatrale “Dell’oscura materia, l’universo e io”. Le musiche ipnotiche di BAAB hanno accompagnato questa performance intensa, creando un’atmosfera magica e immersiva. Al cuore di questo testo, scritto con grande profondità da Valentina Diana, c’è una riflessione sul nostro rapporto con l’ignoto: la conoscenza, il cosmo e le dimensioni dell’esistenza. Un viaggio attraverso parole e suoni che ci spinge a guardare oltre ciò che è visibile, esplorando le domande più antiche e universali. La nostra voce, nel suo significato più autentico, si eleva come un ululato davanti alla vastità della natura, rivelando la nostra fragilità e la nostra meraviglia di fronte all’infinito. Un’esperienza che tocca l’anima, un invito a riflettere su chi siamo e su cosa ci lega a questo universo misterioso.