Dell’oscura materia, l’universo e io
Uno spettacolo sui riverberi delle grandi incognite della cosmologia sul nostro immaginario conscio e inconscio.
Il dialogo tra scienza e teatro diventa parola, movimento, luce, buio, materia visibile e oscura.
Di e con Silvia Girardi
Drammaturgia Valentina Diana
Consulente scientifico Prof. Davide D’Angelo
Musica BAAB
Costumi Cora Bellotto
Artwork Joseph Joyce
La drammaturgia si articola intorno alle domande sul cosmo e la vertigine di senso che proviamo nell’impossibilità di comprendere l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo. Una vertigine che insieme spaventa e attrae: dove va la luce? a cosa serve la materia oscura? cosa succede se cadi in un wormhole? a chi appartiene l’universo che stiamo esplorando?
Partiture di movimento si alternano a scritture originali che intersecano il mondo scientifico, poetico, ma anche l’assurdo e l’ironico. I testi parlano della relazione tra l’essere umano e le galassie, il tempo, le ultime ricerche scientifiche sulla materia oscura, il cielo stellato. Il bisogno che la mente ha di comprendere, di capire ciò che le sfugge, diventa quasi comico. Ci sembrava di aver capito tutto e poi nel nell’ultimo passaggio, ci volgiamo indietro e non c’è più niente: tutto quello che avevamo capito è svanito, vuoto, si ricomincia.
Silvia Girardi è una performer e regista indipendente da oltre 2o anni. Il suo lavoro è stato presentato in teatri, musei, centri per la danza e arti visive in Italia e all’estero. Dal 2000 al 2012 vive a San Francisco dove crea opere originali con interesse per l’elaborazione del processo di composizione tra diverse discipline artistiche. Negli ultimi 10 anni si dedica alla relazione tra teatro, ambiente, poesia e scienza. È docente di recitazione e training teatrale alla Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano.
Valentina Diana vive vicino a Torino e da molti anni scrive poesia, narrativa e teatro. Ha pubblicato per il teatro I tre monologhi (Einaudi 2022), La palestra della felicità (Cue Press ,2016). I romanzi Smamma (Einaudi, 2014 ) e Mariti (2015). Ha inoltre pubblicato la raccolta di poesia “Uno” ( Perrone editore 2022).
Davide D’Angelo ricercatore nel campo della fisica delle Astroparticelle, là dove la cosmologia incontra la fisica dei costituenti fondamentali della materia, Davide D’Angelo ha lavorato per 22 anni all’esperimento Borexino ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso che ha svolto l’analisi spettrografia completa dei neutrini emessi dal Sole. Negli ultimi 15 anni si dedica con passione anche alla ricerca della materia oscura, l’enigmatica componente dell’universo che ancora sfugge ai nostri rivelatori. È professore associato di Fisica sperimentale delle interazioni fondamentali all’Università degli studi di Milano.
BAAB è un duo collaborativo nato nel 2020 dall’incontro tra Filippo Cornaglia (batteria preparata) e Andrea De Carlo (sintetizzatore) che lavora nell’ambito della musica elettroacustica. La loro ricerca è caratterizzata da un approccio interdisciplinare e da un interesse verso il suono, inteso non solo come fenomeno fisico, ma anche come contenitore di significato.